Ne vediamo tantissime nei film d’azione. Quando andiamo in vacanza, controlliamo subito che ce ne sia una nascosta nella nostra camera d’albergo. Eppure non sono poi tanti gli italiani che possiedono una cassaforte nella propria abitazione. Fatto doppiamente strano, perché proprio nel nostro Paese circola circa il 20% degli euro contanti totali. Insomma, per ragioni culturali radicate nel tempo e anche un po’ per il ritorno ad una forma di risparmio più antico dettato dalla crisi economica, agli italiani piace tenersi stretti il tesoretto, soprattutto in casa. Si stima che in Italia ci siano almeno 10 miliardi di euro tenuti sotto il materasso, ma si dice che sia molto più probabile che questa cifra arrivi vicino ai 30 miliardi. Ma perché questi soldi vengono tenuti lontano dalle banche, e quindi – in teoria – da un impiego virtuoso per l’economia nazionale? Forse perché molti connazionali ricordano ancora con orrore quella notte del 1992, durante la quale il governo guidato da Giuliano Amato prelevò forzosamente da tutti i conti bancari il 6 per mille del deposito. O forse i motivi sono altri. Di certo, però, quando si decide di tenere grandi quantità di contante in casa, il materasso o il mattone mobile non sono di certo le soluzioni migliori. Quello che ci vorrebbe, insomma, è una cassaforte: non solo per i soldi. Le ragioni per nascondere una cassaforte in casa, infatti, non sono poche: vediamole insieme.
Il primo motivo, come detto, è quello dettato dal particolare momento che i mercati finanziari stanno vivendo. Tenere anche solo una piccola fetta del proprio patrimonio contante in cassaforte, in questo senso, può mettere i risparmiatori al sicuro – chi non si ricorda le file davanti ai bancomat registrate qualche tempo fa in Grecia?
Un’altra ragione per dotarsi di una cassaforte sta nell’aumento dei furti in appartamento: secondo il Censis, ce ne sono uno ogni due minuti. Per il 2016 si parla di un aumento dell’1,7%. Una crescita minima, certo, ma il livello dei crimini è già di per sé altissimo, soprattutto se si pensa che dal 2004 al 2013 il numero di furti nelle abitazioni italiane è letteralmente raddoppiato.
Sistemi di allarme, videosorveglianza, serrature di sicurezza, sono tutti espedienti molto utili per proteggere le case dai ladri. Ma nessun sistema, in realtà, può dichiararsi del tutto impenetrabile: un ladro particolarmente capace, infatti, troverà quasi sempre la maniera per entrare in una casa, ma difficilmente riuscirà a forzare una cassaforte a muro di alta qualità.
Le casseforti non servono però solamente contro i ladri. Aldilà delle attività criminali, infatti, a poter intaccare i nostri averi sono anche altri elementi, come per esempio incendi, terremoti o fenomeni meteorologici disastrosi. Una cassaforte resistente al fuoco e a tenuta stagna, però, può salvare i nostri più importanti averi anche in queste drammatiche situazioni.
Dotare la propria abitazione di una cassaforte, dunque, potrebbe essere davvero un ottimo investimento. Non solo per tenere protetti i nostri soldi: al suo interno possono infatti trovarvi spazio sicuro anche documenti importanti (come i preziosi passaporti, i testamenti, o gli attestati di atti finanziari), gioielli, armi da fuoco (in caso di armi a canna lunga ovviamente si opterà per degli armadi blindati per fucili), hard disk contenenti dati preziosi (ma anche semplicemente le fotografie di famiglia) e copie di chiavi. E poi, ammettiamolo: sapere che i nostri soldi, i nostri gioielli e tutte le nostre informazioni sensibili sono al sicuro sia dai criminali che da madre natura, può davvero liberarci la mente da moltissime preoccupazioni e permetterci così sonni tranquilli.
Articolo scritto in collaborazione con Blindo Blindati