Foto da sdsp.it
Il Made in Italy ha concluso il 2015 con un saldo di 122,4 miliardi di euro, un risultato record ottenuto grazie a quattro principali settori merceologici: abbigliamento-moda, arredo-casa, alimentare-bevande e automazione meccanica.
Ed è proprio quest’ultimo settore ad aver riscosso il maggior successo con un fatturato nell’esportazione pari a 49,8 miliardi di euro. Il campo dell’automazione meccanica comprende prodotti come turbine, motori, pompe, compressori, rubinetteria, forni bruciatori e macchine per il sollevamento dei carichi. I dati legati all’export dunque parlano chiaro: i prodotti italiani sono molto apprezzati all’estero, soprattutto per la loro qualità tecnica e meccanica.
Perché dunque noi italiani dovremmo rivolgerci a un qualunque rivenditore per acquistare una piattaforma di sollevamento? In Italia esistono aziende produttrici che sono in grado di offrire non solo competenza tecnica e qualità dei materiali usati, ma anche ricambi sempre disponibili e l’assenza di inutili passaggi per l’acquisto. Comprare direttamente dal produttore permette inoltre di personalizzare la macchina per andare incontro alle singole esigenze di movimentazione delle merci.
Oltre alle piattaforme, rientrano in questa categoria anche le rampe di sollevamento, utili per collegare una superficie fissa con una mobile, più in particolare un magazzino con il cassone del camion, per consentire un facile carico e scarico delle merci.
E a proposito di carico e scarico merci, la logistica è tornata protagonista al CeMAT, il salone mondiale dell’intralogistica tenutosi ad Hannover dal 31 maggio al 3 giugno 2016, con un’area espositiva interamente dedicata ai macchinari per il sollevamento e alle gru.
Questo comparto, rappresentando il 38% di tutta la logistica, secondo gli esperti del settore deve necessariamente operare una profonda rivoluzione tecnologica e rendere la movimentazione dei prodotti più efficiente e performante.
L’industria 4.0 ha bisogno di maggiore automazione e digitalizzazione al fine di creare una vera e propria rete logistica. Lo sviluppo crescente dell’e-commerce e l’esigenza di consegne sempre più veloci da parte dei clienti richiede a gran voce che merci, mezzi di trasporto e container parlino la stessa lingua.
Articolo realizzato in collaborazione con Armo
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