Olimpiadi, l’Italia trionfa anche grazie agli sport di tiro

Le olimpiadi sono finite ormai da qualche giorno, ma ancora facciamo fatica a dimenticare quelle che sono state le prestazioni dei nostri atleti a Rio de Janeiro, e che si spera riescano a replicare le loro imprese alle prossime olimpiadi, tra quattro anni.

Con 8 ori e 28 medaglie totali, abbiamo avuto le nostre soddisfazioni, ma una delle notizie che non si è notata più di tanto è che i nostri atleti sono stati particolarmente eccelsi negli sport di tiro a segno con i fucili. Sport particolari, che richiedono capacità atletiche ma soprattutto capacità di concentrazione, in cui non conta solo la forza.

In tutto questo, l’Italia si è portata a casa ben 4 medaglie d’oro delle otto totali conquistate nelle olimpiadi, a fianco delle quali si posizionano anche 3 medaglie d’argento. Non c’è male.

La prima medaglia d’oro è arrivata con la Carabina 10 metri, nella quale Niccolò Campriani, atleta membro delle Fiamme Gialle, non solo ha raggiunto la prima posizione ma è addirittura riuscito a segnare un record olimpico, 206 punti; un risultato che non dimenticheremo facilmente.

Sempre Campirani è poi riuscito a conquistare, solo sei giorni dopo la prima (il 14 Agosto) una seconda medaglia d’oro, stavolta nella Carabina 50 metri da tre posizioni (di cui peraltro aveva già vinto la medaglia d’oro alle olimpiadi di Londra nel 2012), vincendo sugli atleti russo e francese che sono arrivati rispettivamente in seconda e terza posizione.

Giovanni Pelleilo è invece riuscito a conquistare la medaglia d’argento nella Fossa (o Trap), che è una disciplina a cui il nostro paese è molto legato: è stato un italiano, Luciano Giovannetti, a vincere il maggior numero di medaglie di sempre in questa specialità olimpica. Nella doppia fossa, o doppio Trap è invece riuscito a vincere la medaglia d’argento l’italiano Marco Innocenti, che è un po’ un “figlio d’arte”: sia la sorella che la cugina hanno partecipato in passato alle olimpiadi rappresentando la nostra nazione.

Gabriele Rossetti è riuscito invece a vincere un’altra medaglia d’oro nello Skeet, altra disciplina degli sport da tiro caratterizzata dal fatto di dover tirare da una distanza minore rispetto alle altre specialità.

Ma non sono solo gli uomini ad aver portato soddisfazioni nel medagliere, perché Diana Bacosi e Chiara Cainero sono riuscite a vincere addirittura sia la medaglia d’oro che quella d’argento, rispettivamente, nello Skeet femminile.

Il tiro al volo ha quindi rappresentato, da solo, metà degli ori vinti dagli italiani alle olimpiadi.

Questo risultato deriva non solo dalla bravura degli atleti, ma anche dalla lunga tradizione che il nostro paese ha nell’ambito del tiro: una delle aziende italiane più importanti al mondo che produce armi per questo tipo di sport, Beretta, ha infatti “partecipato” alle olimpiadi con i suoi prodotti, che sono stati impugnati dalla maggior parte degli atleti Italiani che hanno conquistato l’oro, nonché da altri atleti, stranieri, che sono comunque riusciti a vincere delle medaglie olimpiche.

Questa azienda italiana, solo con la sua presenza, è riuscita a portare a casa ben 10 medaglie, tra cui 4 ori, 4 argenti e due bronzi: una dimostrazione eclatante di come la qualità italiana nei prodotti possa trionfare anche in un ambito particolare come quello delle olimpiadi.